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Ape: il Ministro Cancellieri ammette l’errore sulla nullità degli atti

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In pochi giorni, due provvedimenti normativi che non risolvono i differenti pasticci sorti intorno all’Attestato di prestazione energetica, anzi, ne aggiungono degli altri.

Cosa è accaduto?

Semplice:

un primo provvedimento, il D.L. 145/2013 (il c.d. Piano Destinazione Italia), entrato in vigore il 24 dicembre 2013, esclude la nullità degli atti di trasferimento a titolo oneroso e dei contratti di locazione, ai quali non viene allegato l’Ape, sostituendo la sanzione della nullità, con le sanzioni amministrative di carattere pecuniario;

un secondo provvedimento, la L. 147/2013 (la c.d. Legge di Stabilità per l’anno 2014), del 27 dicembre 2013, invece, differisce l’applicazione della sanzione della nullità degli atti, all’entrata in vigore delle norme tecniche di attuazione dell’Ape (art. 1, comma 139, L 147/2013).

In barba alla certezza del diritto, dunque, ci sono due provvedimenti in palese contrasto fra di loro, perché uno esclude la nullità degli atti, abrogando una norma ben precisa (art. 6, comma 3bis D.Lgs. 192/2005) e l’altro, riferendosi alla norma appena abrogata, garantisce il differimento dell’applicazione di questo tipo di sanzione contrattuale ad un secondo momento.

La Ministra Cancellieri, a questo punto, sollecitata da un’interrogazione parlamentare ha sostanzialmente ammesso l’errore commesso, chiarendo che la Legge di Stabilità (la seconda norma in ordine temporale) è andata a legiferare su una norma, quella concernente la nullità, oramai abrogata (art. 6, comma 3 bis, D.Lgs. 192/2005) dalla prima (il D.L. 145/2013). Ha, quindi, aggiunto che il rinvio operato ad una norma abrogata è inefficace!

Gli operatori del settore possono, dunque, tirare un sospiro di sollievo, poiché la sanzione della nullità non è stata reintrodotta con la Legge di Stabilità e, difficilmente potrà ritornare.

E’ stata, infatti, la stessa Cancellieri a chiarirlo, poiché il Ministero dello Sviluppo Economico, con il quale il Ministero di Giustizia si deve coordinare, ritiene che la nullità sia una sanzione eccessiva.

Per il futuro, la Ministra ha garantito che sarà posto un rimedio a questo ennesimo pasticcio avente ad oggetto l’Attestato di Prestazione energetica.

Con molta probabilità “il rattoppo” arriverà con la legge di conversione del Decreto Piano Destinazione Italia, che tra l’altro, come ho già chiarito, dovrà cercare di fugare alcuni dubbi interpretativi.

Come al solito … staremo a vedere!

Avvocato Gennaro Marasciuolo

fonte: http://www.ance.it/search/ultimenotizie.aspx?docId=14507&id=25&pid=11&pcid=15

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